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Distretto 69 Capaccio – Roccadaspide. Auricchio denuncia numerosi disservizi

Roccadaspide. Non si placa la protesta di Girolamo Auricchio, vicesindaco di Roccadaspide, nei confronti dei dirigenti della sanità locale. I disservizi sono numerosi e le risposte ricevute non sono esaustive, secondo Auricchio, e non bastano a tutelare il diritto alla salute dei 50.000 abitanti delle aree interne del Cilento che hanno come presidio ospedaliero di riferimento quello di Roccadaspide. Solo pochi giorni fa Auricchio ha indirizzato una nota, in cui elencato i tanti disservizi, alla Direttrice del Distretto Sanitario 69 Capaccio – Roccadaspide, Giuseppina Arcaro e al Direttore Generale dell’Asl di Salerno, Mario Iervolino.

Ecco il testo integrale della nota

“Egregia Direttrice,

innanzitutto prendo atto del fatto che con la Sua nota priva di data pervenuta al protocollo dell’Ente in data 25.03.2022, prot. n. 5729, ha ripristinato la corretta dicitura del DS 69 in Capaccio-Roccadaspide, come per legge.

Ne prendo atto e in ogni caso voglio nuovamente precisarle che alcuna differenziazione esiste tra i due comuni, essendo il DS/69 Distretto unico, senza né sedi principali né succursali, come impropriamente riferito in alcun atti da lei trasmessi all’Asl di Salerno.

Ciò premesso, faccio seguito al contenuto del verbale della Conferenza dei Sindaci del Distretto del 13.01.2022, debitamente trasmessole in via ufficiale ne11’immediatezza, per rappresentarle che le istanze nello stesso esplicitate sono rimaste tutte completamente inevase, come le precedenti allegate ai verbali redatti e sottoscritti relativi alle riunioni svoltesi in questi anni.

Del pari, nel corso della Conferenza dei Sindaci del Distretto 69 tenutasi il 24.03 u.s., da lei sollecitata al fine di fornire spiegazioni e chiarimenti sui vari temi oggetto di discussione nelle precedenti riunioni, sono state nuovamente segnalate numerose problematiche, che ancora una volta Sin- daci ed amministratori hanno evidenziato in termini forti e anche aspri, costituenti le stesse altrettanti gravi disservizi sul territorio e per tutta la popolazione residente: dal problema delle guardie mediche, a quello del pediatra di libera scelta; dai disservizi registrati del 118 agli infermieri di comunità; dalla riduzione delle prestazioni ambulatoriali al mancato acquisto di apparecchiature elettromedicali, molte delle quali, come più e più volte segnalato, risultano totalmente obsolete e inadeguate (risulta invece che per altri Distretti Sanitari siano stati di recente acquistati nuovi mammografi in sostituzione dei precedenti già in dotazione, precisamente per i DS/65, DS/66, DS/67, DS/70 – solo del DS/69 si perdono invece sempre le tracce); dalla chiusura dell’ufficio ticket presso la sede di Roccadaspide nei pomeriggi di lunedì e mercoledì, giorni in cui invece risultano aperti gli ambulatori con conseguente gravi disservizi per gli utenti che giungono per le visite ma non possono eseguire le attività amministrative, alla carenza di personale medico, etc. etc…

Su tutto vi è poi la problematica della chiusura di numerosi ambulatori: risultano al momento chiusi quelli di allergologia, neuropsichiatria infantile, psicologia, oncologia, cardiologia adibito ad ecodoppler ed ecocardiogramma, medicina dello sport, pneumologia, dove per le prescrizioni del gas liquido i pazienti si devono recare presso l’ospedale di Eboli, che dista da Roccadaspide 40 Km, e dai paesi interni 50/60 Km.

Infine, sui tempi delle liste di attesa, spropositati e inaccettabili, conseguenti della carenza di ore di specialistica ambulatoriale presso il DS/69, in particolar modo per la sede di Roccadaspide rispetto al quale problema lei ha riferito di aver richiesto più volte alla Direzione Generale dell’As1 di Salerno la pubblicazione di nuove ore al fine di ripristinare le prestazioni che in precedenza veni- vano erogate e che avrebbe fatto avere le copie delle richieste indirizzate all’ASL Salerno, di modo da assicurare così la riduzione delle liste di attesa (tra le tante branche che registrano tempi di attesa lunghissimi vi sono ad esempio ginecologia, diabetologia, oculistica, urologia, fisiatria etc…, solo per citarne alcune). Attualmente si va dai 60 giorni di attesa per urologia ai 90 giorni per oculistica, diabetologia e ginecologia. Per la branca di fisiatria, poi, le visite domiciliari sono ferme al mese di novembre 2021 (Sic!). Dati oggettivamente sconcertanti.

Poichénelcorsodellariunioneultimascorsadel24marzohainveceriferitocheitempidiattesa risultano inferiori, ma di non avere con sé i dati ufficiali che lo documentario, che al contrario io ho esibito e mostrato, facendo seguito anche alle precedenti istanze e richieste, tutte inevase, le chiedo  di trasmettere con cortese massima urgenza:

  1. Copia delle istanze indirizzate all’ASL di Salerno con cui ha richiesto il ripristino delle ore di specialistica presso il DS sede di Roccadaspide e per quali branche specialistiche ha inoltrato richiesta;

  2. Copia dei report delle liste di attesa per l’espletamento delle prestazioni ambulatoriali specialistiche presso il DS sede di Roccadaspide;

  3. Copia della relazione programmatica anno 2022, di cui più volte ha riferito di trasmettere copia, ma a tutt’oggi non ancora pervenuta;

  4. Copia della dotazione del personale medico, infermieristico, O.S.S. e amministrativo assegnato all’intero DS/69 Capaccio-Roccadaspide, con la indicazione delle assegnazioni e ripartizioni del personale tutto tra le due sedi.

Certo del fatto, come ha riferito nel corso della riunione del Coordinamento del PDZ – Ambito S6 tenutasi in data 28.03.2022, che si dovrà lavorare insieme e che vi sarà la massima collaborazione nelle azioni da mettere in campo al fine di risolvere i tanti problemi che attanagliano il DS/69, rispetto alla quale collaborazione le è stata data sempre ampia e massima disponibilità da parte di tutti i Sin- daci e amministratori locali, attendo di ricevere la documentazione innanzi elencata al fine di poter insieme, e collaborativamente, individuare le migliori soluzioni nell’interesse generale del territorio tutto e, soprattutto, della popolazione, prevalentemente anziana, che coraggiosamente vi risiede, i quali da ormai troppo tempo scontano disservizi e diseguaglianze molto pesanti rispetto ai cittadini residenti in altri ambiti territoriali.

Per altro verso, non devo certo io evidenziarle, essendo lei perfetta conoscitrice delle norme e soprattutto delle regole della trasparenza amministrativa, che qui si discute di interessi generali e superiori, di diritti dei cittadini e, quindi, si impone, doverosa e necessaria, la massima trasparenza e chiarezza dell’azione amministrativa e gestionale, cosa che sono certo lei favorirà in modo assoluto e pieno, senza frapporre ostacoli, perché lei, come noi, deve dar conto alla popolazione bisognosa e ai cittadini-utenti, a nessun altro”.

Alessandra Pazzanese